Nell’ambito del Piano Strategico Nazionale della violenza maschile contro le donne 2021-2023, tra le priorità, si evidenzia la necessità di coinvolgere in modo più strutturato e coordinato il sistema sanitario/sociosanitario nell’ambito dei percorsi integrati realizzati dai servizi presenti sul territorio, anche attraverso specifici corsi di formazione degli operatori, con l’obiettivo di favorire il riconoscimento precoce dei casi di violenza e l’avvio immediato al percorso specifico, mediante la condivisione di una visione d’insieme, di linguaggi, di modelli e procedure operative da parte di tutti i servizi e gli enti che intervengono durante il percorso di tutela al fine di realizzare l’obiettivo comune di accompagnare la donna e i minori ad attraversare la fase di emergenza e a costruire condizioni di vita autonome e libere dalla violenza.

Per questo motivo Regione Lombardia ha previsto nel piano regionale 2021-2023 come priorità 2 l’operatività della presa in carico integrata da parte dei soggetti facenti parte della rete antiviolenza ed avviato con DDGR n. 6299/2022 e n. 7498/2022 una sperimentazione ad hoc ponendo la governance dei progetti in capo alle  Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) in quanto fulcro dell’integrazione tra l’area sociosanitaria e sociale e che, per tali caratteristiche, contribuiscono all’individuazione di modelli e procedure coordinate di presa in carico delle donne e dei minori vittime di violenza sin dalla fase di emergenza.

Sono 9 i progetti sperimentali ammessi e finanziati con dduo 18774/2021 ed attualmente in corso di esecuzione che favoriscono in maniera innovativa l’attivazione tempestiva dei servizi competenti in caso di alto rischio/situazioni di emergenza da parte dei soggetti facenti parte della rete antiviolenza.

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