Regione Lombardia nell’anno 2025, in continuità con la programmazione avviata nell’anno precedente, ha consolidato il raccordo con i principali soggetti coinvolti nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne, sostenendo e rafforzando le 27 reti interistituzionali territoriali antiviolenza presenti sul territorio lombardo, attuando azioni ed interventi sempre più rispondenti alle esigenze delle donne vittime di violenza.
Le 27 Reti sono composte dai Comuni in qualità di capofila, da 56 Centri Antiviolenza e 173 Case Rifugio, oltre ad una pluralità di altri soggetti che intervengono nella realizzazione dei percorsi delle donne per la fuoriuscita dalla situazione di violenza.
Nella seduta di Giunta del 24 novembre 2025, è stata approvata la proposta di deliberazione consiliare recante il Piano quadriennale regionale per le politiche di parità, di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2026-2029.
Il nuovo Piano si colloca nel solco del lavoro avviato con i precedenti piani regionali del 2015 e del 2020, ma segna un passo avanti importante.
Il piano presenta diverse novità.
La prima riguarda l’impianto strategico, che diventa più chiaro e coerente.
Il Piano si articola su quattro assi fondamentali — prevenzione, protezione e sostegno, perseguire e punire, governance e promozione — che rispecchiano la struttura del Piano nazionale 2025–2027 e i principi della Convenzione di Istanbul.
A ogni priorità corrispondono azioni concrete, attori coinvolti e risultati attesi, così da rendere le politiche più trasparenti e misurabili.
Un altro elemento di innovazione è l’attenzione alla formazione continua.
Il Piano investe sulle competenze delle persone che, nei diversi settori — sanitario, sociale, educativo, giudiziario — intercettano le donne vittime di violenza, perché sappiamo che la qualità della risposta istituzionale dipende anche dalla preparazione e dalla sensibilità degli operatori.
Grande rilievo è dato anche alla prevenzione, intesa non solo come sensibilizzazione ma come cambiamento culturale profondo.
Il piano prevede un forte lavoro con le scuole, con il mondo dello sport, con i media, con le realtà giovanili, per promuovere relazioni basate sul rispetto, sull’empatia e sull’uguaglianza.
Un’altra priorità è quella di rafforzare la protezione e la presa in carico, rendendo più integrata la rete dei servizi e facilitando i percorsi di autonomia abitativa e lavorativa delle donne.
Il Piano dedica inoltre grande attenzione alle donne che vivono condizioni di particolare vulnerabilità — donne con disabilità, con disturbi psichici, straniere, vittime di tratta o di sfruttamento — riconoscendo che la violenza si intreccia spesso con altre forme di fragilità e discriminazione.
Infine, viene potenziato il monitoraggio dei dati: grazie alla collaborazione con ISTAT e alle informazioni provenienti dalle reti territoriali, saremo in grado di leggere meglio il fenomeno e di calibrare le politiche in modo sempre più mirato ed efficace.
Il Piano mette al centro i diritti delle donne: non solo come vittime da proteggere, ma come persone con risorse, potenzialità e aspirazioni da sostenere il cui obiettivo non è solo uscire dalla violenza, ma poter ricominciare a vivere in autonomia e libertà.
Da ultimo il Piano conferma la forza del nostro modello lombardo: quello delle reti territoriali antiviolenza, riconosciute e sostenute dalla Regione, che rappresentano il cuore pulsante del sistema.
Un modello che unisce pubblico e privato sociale, che garantisce prossimità, professionalità e continuità dei servizi.
Con questo Piano, Regione Lombardia rinnova la sua volontà di essere un punto di riferimento nazionale nelle politiche di contrasto alla violenza di genere: una Regione che non si limita a reagire, ma che costruisce futuro investendo nella cultura del rispetto, nella collaborazione tra istituzioni e nella libertà delle donne.
Nel 2025 Regione Lombardia ha consolidato, implementato e innovato le politiche di contrasto alla violenza contro le donne anche nella logica della prossimità e dell’integrazione dei servizi.
Tra le più importanti novità introdotte ci sono:
- Misura “VICINI AD OGNI DONNA”: nel 2025 Regione Lombardia ha destinato 3,6 milioni di euro (di cui € 782.704,00 per i centri antiviolenza e € 2.906.979,00 per le case rifugio) per la creazione di una rete di soggetti che, sul territorio lombardo, siano specializzati e punto di riferimento per le donne con disabilità che subiscano episodi di violenza.
- Misura “UNA CASA PER RICOMINCIARE”: al fine di permettere alle donne vittime di violenza una concreta riacquisizione dell’autonomia abitativa che consenta alle stesse di uscire definitivamente dal percorso di violenza subita Regione Lombardia ha stanziato risorse regionali pari a € 1.500.000,00 che verranno utilizzate per reperire immobili da mettere a disposizione delle donne e dei loro figli. Il contributo regionale coprirà i costi di canone di locazione e di spese condominiali.
- Misura “CRESCERE INSIEME”: nel 2025 Regione Lombardia ha stanziato risorse regionali per € 1.000.000,00 al fine di garantire una presa in carico efficace e tempestiva degli orfani di femminicidio e a garantirgli un supporto economico iniziale che permetta agli stessi di essere seguiti nelle fasi iniziali del percorso.
- Quinta edizione bando rivolto al sistema universitario: nel 2025 sono state stanziate risorse per € 175.000,00 ed è stata approvata la quinta edizione dello stesso volta a finanziare, tra gli altri, progetti di formazione curriculari, progetti di ricerca e pubblicazioni scientifiche, tesi di laurea e/o dottorati in tema di violenza contro le donne e iniziative di sensibilizzazione. Sono n. 11 i progetti presentati da n. 9 atenei e con le risorse a disposizione sono stati finanziati i primi 8 progetti.
- Protocollo con ordine degli avvocati di Milano e ULOF: nel 2025 è stato approvato il rinnovo del protocollo e sono state stanziate risorse per € 470.000,00 per confermare la collaborazione con gli ordini professionali per proseguire le azioni di formazione professionalizzante, di follow up e di analisi delle sentenze ma anche e soprattutto con l’assistenza legale gratuita prevista dal 2023.
Tra le attività fondamentali del nuovo protocollo ci sono:
- percorsi di formazione professionalizzanti
- incontri di follow up per avvocati;
- aggiornamento della banca dati della giurisprudenza lombarda;
- percorsi di sensibilizzazione in 2 scuole;
- prosecuzione della sperimentazione sul gratuito patrocinio “regionale”.
- Misura “RiParto”: nel 2025 sono state stanziate risorse per € 1.513.500,00 (per un totale di 3 milioni per l’intera procedura) per scorrere la graduatoria approvata nel 2024 relativa al Bando per la promozione di progetti e interventi di reinserimento lavorativo e/o di formazione professionale per l’empowerment femminile. Grazie a tale stanziamento sono stati finanziati ulteriori n. 11 progetti arrivando ad attivare un totale di n. 22 progetti di reinserimento lavorativo.
L’anno in corso ha visto anche l’impegno di Regione Lombardia nel rinnovamento e miglioramento delle politiche già attuate nella precedente Legislatura:
- è proseguito senza soluzione di continuità il sostegno al funzionamento delle reti interistituzionali antiviolenza e in particolare dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio con ulteriori importanti stanziamenti: sono più di 24 milioni le risorse complessivamente stanziate sulla programmazione 2024/2025.
- prosegue la sperimentazione volta all’individuazione di alloggi aler per le donne vittime di violenza e i loro figli in modo da aiutare le stesse nel completamento del percorso di fuoriuscita dalla violenza attraverso la ri-acquisizione di una vera autonomia abitativa alla quale Regione ha destinato ulteriori finanziamenti per un totale complessivo di € 3 milioni e ha visto l’assegnazione di n. 100 alloggi;
- proseguono le attività relative al protocollo con l’ordine degli psicologi della Lombardia (€ 30.000);
- prosecuzione attività linea di intervento “A scuola contro la violenza sulle donne” in collaborazione con U.S.R. per il triennio 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028 (€490.000,00 del bilancio regionale 2025);
- è stata rifinanziata la sperimentazione rivolta alle asst per il finanziamento di tutti e 19 i progetti innovativi a valenza territoriale di presa in carico integrata delle donne vittime di violenza con/senza figli (risorse stanziate pari a € 2.472.894,08);
- la misura sperimentale per l’erogazione di un contributo a favore di orfani per femminicidio, orfani per crimini domestici di età non superiore a ventisei anni (stanziamento totale di € 474.449,00) che vede ad oggi n. 29 domande ammesse;
- la sperimentazione a governance ATS di Brescia per la presa in carico delle donne minorenni vittime di violenza e per i minori vittime di violenza assistita (stanziamenti pari a € 550.000,00) che sta proseguendo con una azione innovativa: la realizzazione di un osservatorio per gli orfani e i minori vittime di violenza assistita.